La Commissione Tecnica Centrale, riscontrato il protocollo licenziato a suo tempo dalla CTC e pubblicato sul sito ENCI il 12.7.2005, rileva la necessità di modificarlo come di seguito indicato, con ENTRATA IN VIGORE A FAR DATA 1 GIUGNO 2013:
1) CASO IN CUI IL MICROCHIP INOCULATO NEL CANE SIA ILLEGGIBILE
si dovrà provvedere a far pervenire all'ENCI il relativo certificato genealogico in originale corredato dalla seguente documentazione:
- radiografia che documenti la presenza del microchip inoculato e illeggibile, accompagnata da relativa certificazione veterinaria;
- certificazione veterinaria di inoculazione del nuovo microchip riportante anche il numero del microchip illeggibile e relativa registrazione all'anagrafe canina;
- deposito del campione biologico presso un Laboratorio accreditato dall'ENCI.
2) CASO DI INVERSIONE DEI MICROCHIP IN SOGGETTI DELLA STESSA CUCCIOLATA
- si dovrà provvedere a far pervenire all'ENCI i relativi certificati genealogici in originale corredati da motivata richiesta da parte dell'allevatore e documentazione attestante l'avvenuta rettifica all'anagrafe canina.
3) PER I CANI PROVENIENTI DA PAESI NON AFFILIATI E ASSOCIATI ALLA FCI
- in cui non è prevista l'inoculazione del microchip sul cane, si potrà provvedere alla trascrizione al Libro genealogico:
- se provvisto di tatuaggio, indicato anche sul pedigree, identificato dal medico veterinario che provvederà ad inoculare il microchip rilasciando certificazione veterinaria riportante anche il numero di tatuaggio;
- certificazione di registrazione all'anagrafe canina.